Il Senet. Dall'Antico Egitto un gioco ultraterreno
Scacchiera e pedine del senet Immagine da Wikipedia

Il Senet. Dall'Antico Egitto un gioco ultraterreno

Avatar di ds4882
| 0

Il più antico gioco da tavolo di cui si hanno testimonianze  è il senet, il quale era molto popolare nell'antico Egitto, tanto da essere nominato molte volte nel Libro dei Morti e raffigurato in molte pitture tombali.   Che cos'era il senet?  Per quale motivo compare  in un insieme di scritti che parlano dell'aldilà ? Che legami aveva con il mondo ultraterreno?

A causa del suo passato splendore e della sua grandezza , si attribuisce erroneamente  l'origine degli scacchi all'antica civiltà egizia , come ovviamente per ogni altra invenzione (reale o fantascientifica) di cui le origini si perdono nei millenni.                                                                                                             In realtà, nell'Antico Egitto  esisteva un popolare gioco da tavolo chiamato senet, molto simile alla  nostra dama, con il quale gli Egizi si intrattenevano per ore.  Il gioco del senet era praticato su una griglia 3x10 ed ebbe un grande successo praticamente  per tutta la durata della civiltà del delta del Nilo, contando quindi oltre tremila anni  di storia. Le prime testimonianze di tale gioco sono molto antiche: si parla di scacchiere da senet già presenti nella tomba di Hesy-Ra a Saqqara, uno dei maggiori e più importanti siti di tutto l'antico Egitto. Hesy-Ra, per avere una tomba tutta sua e di dimensioni anche notevoli, era di certo una figura molto importante, e rivestiva il ruolo di scriba e soprattutto di medico, forse il primo in assoluto della storia.                                                                                                                      Questo gioco di strategia piaceva così tanto da essere raffigurato nelle pitture tombali, ne è un esempio quella che si trova a Luxor, nella Valle delle Regine, che rappresenta la regina Nefertari intenta a giocare a senet. Non tutti sanno che Il gioco del senet nasconde significati esoterici, che lo legano al mondo ultraterreno e al sovrannaturale. Il termine Seneto, Sen'to, Senat, significa "passaggio"  e il gioco aveva anche significati religiosi legati al passaggio della vita terrena all'aldilà. Il gioco del senet, infatti, viene menzionato molte volte nel Libro dei morti (chiamato anche Libro per uscire nel giorno)  la famosissima raccolta di testi e formule magiche che acompagnavano i faraoni defunti nell'aldilà. Lo scopo del gioco del senet consisteva nel cercare un passaggio tra le 30 caselle per giungere al traguardo. Trasportato nella sfera ultraterrena rappresentava la ricerca della strada per giungere al traguardo che era Osiride, il quale garantiva sostentamento (pane e acqua) e  "giustificazione". Nella tomba di Sen-nejem in Deir-el-Medina (XIX dinastia),accanto al gioco del senet vi è un tavolino con offerte alimentari a significare che il raggiungimento del traguardo assicurava il cibo e la giustificazione  eterna.                                       

l gioco del senet appare anche in un episodio della mitologia egizia.   Il dio Geb e la dea Nut innamorati fino alla follia, non curandosi del volere delle divinità più anziane, si incontravano in segreto. Un giorno il dio Ra gli colse sul fatto e in preda al furore, li maledisse, impedendogli di fare figli durante i trecentosessanta giorni dell'anno (cioè mai).  Thoth, dio della saggezza, raffigurato con il corpo di un essere umano e la testa di Ibis, rimase a guardare e a meditare sulle parole che il padre aveva pronunciato contro le due giovani divinità: Ra aveva impedito i due di avere i figli durante i trecentosessanta giorni  dell'anno,  ma non aveva detto nulla sugli altri giorni che potevano esserci.   Se Geb e Nut volevano avere dei figli, l'unica cosa possibile era aggiungere altri giorni all'anno di trecentosessanta giorni. Impresa non semplice. Thoth andò da Khonsu, il dio della Luna. Come Ra che portava il Sole sulla testa, così Khonsu  portava sul capo il disco lunare.  Thoth gli comunicò lo stratagemma per aiutare Geb e Nut. -Se mi provi che questa è una saggia decisione, ti aiuterò- Disse Khonsu dopo averlo ascoltato. - Perchè non giochiamo a senet? - disse Khonsu- Se vinci, ti darò cinque giorni da aggiungere all'anno. Se vinco io, invece, dovrai condividere con me tutta la tua conoscenza e le cose che si nascondono negli angoli oscuri dell'Universo nei quali  io non posso vedere con la mia luce.-

Thoth accettò. I due dèi gicarono a senet per ore. Entrambi erano molto abili ed esperti nel gioco. La loro partita era così spettacolare, che gli altri dèi seguirono con interesse ogni loro mossa, ammucchiandosi intorno ai due giocatori,  facendo scommesse sul  vincitore.

Nella mossa finale, divenne subito chiaro chi fosse il vincitore. Thoth, dall'intelligenza sconfinata, reclamava la vittoria. Khonsu , come promesso, gli concesse cinque giorni da aggiungere all'anno. In questo modo, Thoth potè finalmente liberare Geb e Nut dalla maledizione.

 Il Senet non era soltanto un normale gioco da tavolo, ma rappresentava in maniera simbolica il passaggio che l'anima dopo la morte doveva compiere per raggiungere Osiride nell'aldilà, una sorta di  percoso iniziatico e di purificazione dalle colpe terrene,  e che come abbiamo visto in questo articolo era il gioco dei popolani, dei faraoni, dei reali defunti e degli dei.

Bibliografia

Tosi, Viaggio nell'Antico Egitto.Personaggi,miti e misteri della civiltà dei faraoni,  L'Età dell'Acquario, 2022

Longhi, Il Segreto della Scacchiera.Un simbolo antichissimo, retaggio del primo grande culto della civiltà umana, Edizioni Cerchio della Luna, 2018

Testa, Libro dei morti egiziano. Libro per uscire nel giorno, Harmakis, 2020
Menzies, Egyptian Myths.Meet the Gods, Goddesses, and Pharaohs of Ancient Egypt, Dorling Kindersley Limited , 2022